ࡱ> hjg['^bjbj4|ΐΐ'Vv v D4n0FLmmm$@Fmmmmm(mpm߾8>0n mmmmmmmmmmnmmmmmmmmmmmmmv :D.Lgs. 19 agosto 2005, n. 195. Attuazione della direttiva 2003/4/CE sull'accesso del pubblico all'informazione ambientale. Pubblicato nella Gazz. Uff. 23 settembre 2005, n. 222.  IL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA Visti gli articoli 76 e 87 della Costituzione; Vista la direttiva 2003/4/CE del 28 gennaio 2003 del Parlamento europeo e del Consiglio, concernente l'accesso del pubblico all'informazione ambientale, che abroga la direttiva 90/313/CEE del Consiglio; Vista la legge 31 ottobre 2003, n. 306, recante disposizioni per l'adempimento degli obblighi derivanti dall'appartenenza dell'Italia alle Comunit europee (Legge comunitaria 2003); Visto il  HYPERLINK "http://bd01.leggiditalia.it/cgi-bin/FulShow?TIPO=5&NOTXT=1&KEY=01LX0000112181" decreto legislativo del 24 febbraio 1997, n. 39, recante attuazione della  HYPERLINK "http://bd07.leggiditalia.it/cgi-bin/FulShow?TIPO=5&NOTXT=1&KEY=07LX0000190940" direttiva 90/313/CEE, concernente la libert di accesso alle informazioni in materia di ambiente; Vista la  HYPERLINK "http://bd01.leggiditalia.it/cgi-bin/FulShow?TIPO=5&NOTXT=1&KEY=01LX0000110183" legge 7 agosto 1990, n. 241, e successive modificazioni, recante norme in materia di procedimento amministrativo e di diritto di accesso ai documenti amministrativi e successive modifiche; Visto il decreto del Presidente della Repubblica 27 giugno 1992, n. 352, e successive modificazioni, recante regolamento per la disciplina delle modalit di esercizio e dei casi di esclusione del diritto di accesso ai documenti amministrativi, in attuazione dell'articolo 24, comma 2, della legge 7 agosto 1990, n. 241; Vista la legge 8 luglio 1986, n. 349, e successive modificazioni, recante istituzione del Ministero dell'ambiente e norme in materia di danno ambientale; Visto il decreto legislativo 30 giugno 2003, n. 196, recante codice in materia di protezione dei dati personali; Visto il decreto legislativo 7 marzo 2005, n. 82, recante il codice dell'amministrazione digitale; Vista la preliminare deliberazione del Consiglio dei Ministri, adottata nella riunione del 20 maggio 2005; Acquisito il parere della Conferenza unificata di cui all'articolo 8 del decreto legislativo 28 agosto 1997, n. 281, reso nella seduta del 16 giugno 2005; Acquisiti i pareri delle competenti Commissioni della Camera dei deputati e del Senato della Repubblica; Vista la deliberazione del Consiglio dei Ministri, adottata nella riunione del 29 luglio 2005; Sulla proposta del Ministro per le politiche comunitarie e del Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio, di concerto con i Ministri degli affari esteri, della giustizia, dell'economia e delle finanze, per la funzione pubblica e per gli affari regionali; Emana il seguente decreto legislativo:   1.Finalit. 1. Il presente decreto, nello stabilire i princpi generali in materia di informazione ambientale, volto a: a) garantire il diritto d'accesso all'informazione ambientale detenuta dalle autorit pubbliche e stabilire i termini, le condizioni fondamentali e le modalit per il suo esercizio; b) garantire, ai fini della pi ampia trasparenza, che l'informazione ambientale sia sistematicamente e progressivamente messa a disposizione del pubblico e diffusa, anche attraverso i mezzi di telecomunicazione e gli strumenti informatici, in forme o formati facilmente consultabili, promuovendo a tale fine, in particolare, l'uso delle tecnologie dell'informazione e della comunicazione.   2.Definizioni. 1. Ai fini del presente decreto s'intende per: a) informazione ambientale: qualsiasi informazione disponibile in forma scritta, visiva, sonora, elettronica od in qualunque altra forma materiale concernente: 1) lo stato degli elementi dell'ambiente, quali l'aria, l'atmosfera, l'acqua, il suolo, il territorio, i siti naturali, compresi gli igrotopi, le zone costiere e marine, la diversit biologica ed i suoi elementi costitutivi, compresi gli organismi geneticamente modificati, e, inoltre, le interazioni tra questi elementi; 2) fattori quali le sostanze, l'energia, il rumore, le radiazioni od i rifiuti, anche quelli radioattivi, le emissioni, gli scarichi ed altri rilasci nell'ambiente, che incidono o possono incidere sugli elementi dell'ambiente, individuati al numero 1); 3) le misure, anche amministrative, quali le politiche, le disposizioni legislative, i piani, i programmi, gli accordi ambientali e ogni altro atto, anche di natura amministrativa, nonch le attivit che incidono o possono incidere sugli elementi e sui fattori dell'ambiente di cui ai numeri 1) e 2), e le misure o le attivit finalizzate a proteggere i suddetti elementi; 4) le relazioni sull'attuazione della legislazione ambientale; 5) le analisi costi-benefci ed altre analisi ed ipotesi economiche, usate nell'mbito delle misure e delle attivit di cui al numero 3); 6) lo stato della salute e della sicurezza umana, compresa la contaminazione della catena alimentare, le condizioni della vita umana, il paesaggio, i siti e gli edifici d'interesse culturale, per quanto influenzabili dallo stato degli elementi dell'ambiente di cui al punto 1) o, attraverso tali elementi, da qualsiasi fattore di cui ai punti 2) e 3); b) autorit pubblica: le amministrazioni pubbliche statali, regionali, locali, le aziende autonome e speciali, gli enti pubblici ed i concessionari di pubblici servizi, nonch ogni persona fisica o giuridica che svolga funzioni pubbliche connesse alle tematiche ambientali o eserciti responsabilit amministrative sotto il controllo di un organismo pubblico; c) informazione detenuta da un'autorit pubblica: l'informazione ambientale in possesso di una autorit pubblica in quanto dalla stessa prodotta o ricevuta o materialmente detenuta da persona fisica o giuridica per suo conto; d) richiedente: la persona fisica o l'ente che chiede l'informazione ambientale; e) pubblico: una o pi persone, fisiche o giuridiche, e le associazioni, le organizzazioni o gruppi di persone fisiche o giuridiche.   3.Accesso all'informazione ambientale su richiesta. 1. L'autorit pubblica rende disponibile, secondo le disposizioni del presente decreto, l'informazione ambientale detenuta a chiunque ne faccia richiesta, senza che questi debba dichiarare il proprio interesse. 2. Fatto salvo quanto stabilito all'articolo 5 e tenuto conto del termine eventualmente specificato dal richiedente, l'autorit pubblica mette a disposizione del richiedente l'informazione ambientale quanto prima possibile e, comunque, entro 30 giorni dalla data del ricevimento della richiesta ovvero entro 60 giorni dalla stessa data nel caso in cui l'entit e la complessit della richiesta sono tali da non consentire di soddisfarla entro il predetto termine di 30 giorni. In tale ultimo caso l'autorit pubblica informa tempestivamente e, comunque, entro il predetto termine di 30 giorni il richiedente della proroga e dei motivi che la giustificano. 3. Nel caso in cui la richiesta d'accesso formulata in maniera eccessivamente generica l'autorit pubblica pu chiedere al richiedente, al pi presto e, comunque, entro 30 giorni dalla data del ricevimento della richiesta stessa, di specificare i dati da mettere a disposizione, prestandogli, a tale scopo, la propria collaborazione, anche attraverso la fornitura di informazioni sull'uso dei cataloghi pubblici di cui all'articolo 4, comma 1, ovvero pu, se lo ritiene opportuno, respingere la richiesta, ai sensi dell'articolo 5, comma 1, lettera c). 4. Nel caso in cui l'informazione ambientale richiesta in una forma o in un formato specifico, ivi compresa la riproduzione di documenti, l'autorit pubblica la mette a disposizione nei modi richiesti, eccetto nel caso in cui: a) l'informazione gi disponibile al pubblico in altra forma o formato, a norma dell'articolo 8, e facilmente accessibile per il richiedente; b) ragionevole per l'autorit pubblica renderla disponibile in altra forma o formato. 5. Nei casi di cui al comma 4, lettere a) e b), l'autorit pubblica comunica al richiedente i motivi del rifiuto dell'informazione nella forma o nel formato richiesti entro il termine di 30 giorni dalla data del ricevimento della richiesta stessa. 6. Nel caso di richiesta d'accesso concernente i fattori di cui all'articolo 2, comma 1, lettera a), numero 2), l'autorit pubblica indica al richiedente, se da questi espressamente richiesto, dove possono essere reperite, se disponibili, le informazioni relative al procedimento di misurazione, ivi compresi i metodi d'analisi, di prelievo di campioni e di preparazione degli stessi, utilizzato per raccogliere l'informazione ovvero fa riferimento alla metodologia normalizzata utilizzata. 7. L'autorit pubblica mantiene l'informazione ambientale detenuta in forme o formati facilmente riproducibili e, per quanto possibile, consultabili tramite reti di telecomunicazione informatica o altri mezzi elettronici.   4.Cataloghi e punti d'informazione. 1. Al fine di fornire al pubblico tutte le notizie utili al reperimento dell'informazione ambientale, entro sei mesi dalla data di entrata in vigore del presente decreto, l'autorit pubblica istituisce e aggiorna almeno annualmente appositi cataloghi pubblici dell'informazione ambientale contenenti l'elenco delle tipologie dell'informazione ambientale detenuta ovvero si avvale degli uffici per le relazioni con il pubblico gi esistenti. 2. L'autorit pubblica pu evidenziare nei cataloghi di cui al comma 1 le informazioni ambientali detenute che non possono essere diffuse al pubblico ai sensi dell'articolo 5. 3. L'autorit pubblica informa in maniera adeguata il pubblico sul diritto di accesso alle informazioni ambientali disciplinato dal presente decreto.   5.Casi di esclusione del diritto di accesso. 1. L'accesso all'informazione ambientale negato nel caso in cui: a) l'informazione richiesta non detenuta dall'autorit pubblica alla quale rivolta la richiesta di accesso. In tale caso l'autorit pubblica, se conosce quale autorit detiene l'informazione, trasmette rapidamente la richiesta a quest'ultima e ne informa il richiedente ovvero comunica allo stesso quale sia l'autorit pubblica dalla quale possibile ottenere l'informazione richiesta; b) la richiesta manifestamente irragionevole avuto riguardo alle finalit di cui all'articolo 1; c) la richiesta espressa in termini eccessivamente generici; d) la richiesta concerne materiali, documenti o dati incompleti o in corso di completamento. In tale caso, l'autorit pubblica informa il richiedente circa l'autorit che prepara il materiale e la data approssimativa entro la quale detto materiale sar disponibile; e) la richiesta riguarda comunicazioni interne, tenuto, in ogni caso, conto dell'interesse pubblico tutelato dal diritto di accesso. 2. L'accesso all'informazione ambientale negato quando la divulgazione dell'informazione reca pregiudizio: a) alla riservatezza delle deliberazioni interne delle autorit pubbliche, secondo quanto stabilito dalle disposizioni vigenti in materia; b) alle relazioni internazionali, all'ordine e sicurezza pubblica o alla difesa nazionale; c) allo svolgimento di procedimenti giudiziari o alla possibilit per l'autorit pubblica di svolgere indagini per l'accertamento di illeciti; d) alla riservatezza delle informazioni commerciali o industriali, secondo quanto stabilito dalle disposizioni vigenti in materia, per la tutela di un legittimo interesse economico e pubblico, ivi compresa la riservatezza statistica ed il segreto fiscale, nonch ai diritti di propriet industriale, di cui al decreto legislativo 10 febbraio 2005, n. 30; e) ai diritti di propriet intellettuale; f) alla riservatezza dei dati personali o riguardanti una persona fisica, nel caso in cui essa non abbia acconsentito alla divulgazione dell'informazione al pubblico, tenuto conto di quanto stabilito dal decreto legislativo 30 giugno 2003, n. 196; g) agli interessi o alla protezione di chiunque abbia fornito di sua volont le informazioni richieste, in assenza di un obbligo di legge, a meno che la persona interessata abbia acconsentito alla divulgazione delle informazioni in questione; h) alla tutela dell'ambiente e del paesaggio, cui si riferisce l'informazione, come nel caso dell'ubicazione di specie rare. 3. L'autorit pubblica applica le disposizioni dei commi 1 e 2 in modo restrittivo, effettuando, in relazione a ciascuna richiesta di accesso, una valutazione ponderata fra l'interesse pubblico all'informazione ambientale e l'interesse tutelato dall'esclusione dall'accesso. 4. Nei casi di cui al comma 2, lettere a), d), f), g) e h), la richiesta di accesso non pu essere respinta qualora riguardi informazioni su emissioni nell'ambiente. 5. Nei casi di cui al comma 1, lettere d) ed e), ed al comma 2, l'autorit pubblica dispone un accesso parziale, a favore del richiedente, qualora sia possibile espungere dall'informazione richiesta le informazioni escluse dal diritto di accesso ai sensi dei citati commi 1 e 2. 6. Nei casi in cui il diritto di accesso rifiutato in tutto o in parte, l'autorit pubblica ne informa il richiedente per iscritto o, se richiesto, in via informatica, entro i termini previsti all'articolo 3, comma 2, precisando i motivi del rifiuto ed informando il richiedente della procedura di riesame prevista all'articolo 7.   6.Tariffe. 1. L'accesso ai cataloghi previsti all'articolo 4 e l'esame presso il detentore dell'informazione richiesta sono gratuiti, fatto salvo quanto stabilito all'articolo 25, comma 1, della legge 7 agosto 1990, n. 241, e successive modificazioni, relativamente al rilascio di copie. 2. Fermo restando quanto previsto al comma 1, l'autorit pubblica pu, in casi specifici, applicare una tariffa per rendere disponibile l'informazione ambientale, dalla stessa determinata sulla base del costo effettivo del servizio. In tali casi il pubblico adeguatamente informato sulla entit della tariffa e sulle circostanze nelle quali pu essere applicata. 3. Nei casi in cui l'autorit pubblica mette a disposizione l'informazione ambientale a titolo commerciale e l'esigenza di garantire la continuazione della raccolta e della pubblicazione dell'informazione l'impone, pu essere prevista una tariffa calcolata sulla base del mercato. Detta tariffa predeterminata e pubblica.   7.Tutela del diritto di accesso. 1. Contro le determinazioni dell'autorit pubblica concernenti il diritto di accesso e nel caso di mancata risposta entro i termini di cui all'articolo 3, comma 2, il richiedente pu presentare ricorso in sede giurisdizionale secondo la procedura di cui all'articolo 25, commi 5, 5-bis e 6 della legge 7 agosto 1990, n. 241, ovvero pu chiedere il riesame delle suddette determinazioni, secondo la procedura stabilita all'articolo 25, comma 4, della stessa legge n. 241 del 1990, al difensore civico competente per territorio, nel caso di atti delle amministrazioni comunali, provinciali e regionali, o alla Commissione per l'accesso di cui all'articolo 27 della citata legge n. 241 del 1990, nel caso di atti delle amministrazioni centrali o periferiche dello Stato.   8.Diffusione dell'informazione ambientale. 1. Fatto salvo quanto previsto all'articolo 5, l'autorit pubblica rende disponibile l'informazione ambientale detenuta rilevante ai fini delle proprie attivit istituzionali avvalendosi, ove disponibili, delle tecnologie di telecomunicazione informatica e delle tecnologie elettroniche disponibili. 2. Per le finalit di cui al comma 1, l'autorit pubblica stabilisce, entro sei mesi dalla data di entrata in vigore del presente decreto, un piano per rendere l'informazione ambientale progressivamente disponibile in banche dati elettroniche facilmente accessibili al pubblico tramite reti di telecomunicazione pubbliche, da aggiornare annualmente. 3. Entro due anni dalla data di entrata in vigore del presente decreto, l'autorit pubblica, per quanto di competenza, trasferisce nelle banche dati istituite in attuazione dei piani di cui al comma 2, almeno: a) i testi di trattati, di convenzioni e di accordi internazionali, atti legislativi comunitari, nazionali, regionali o locali, aventi per oggetto l'ambiente; b) le politiche, i piani ed i programmi relativi all'ambiente; c) le relazioni sullo stato d'attuazione degli elementi di cui alle lettere a) e b), se elaborati o detenuti in forma elettronica dalle autorit pubbliche; d) la relazione sullo stato dell'ambiente, prevista dall'articolo 1, comma 6, della legge 8 luglio 1986, n. 349, e successive modificazioni, e le eventuali relazioni sullo stato dell'ambiente a livello regionale o locale, laddove predisposte; e) i dati o le sintesi di dati ricavati dal monitoraggio di attivit che incidono o possono incidere sull'ambiente; f) le autorizzazioni e i pareri rilasciati dalle competenti autorit in applicazione delle norme sulla valutazione d'impatto ambientale e gli accordi in materia ambientale, ovvero un riferimento al luogo in cui pu essere richiesta o reperita l'informazione, a norma dell'articolo 3; g) gli studi sull'impatto ambientale, le valutazioni dei rischi relativi agli elementi dell'ambiente, di cui all'articolo 2, comma 1, lettera a), ovvero il riferimento al luogo in cui l'informazione ambientale pu essere richiesta o reperita a norma dell'articolo 3. 4. Fermo restando quanto previsto al comma 3, l'informazione ambientale pu essere resa disponibile creando collegamenti a sistemi informativi e a banche dati elettroniche, anche gestiti da altre autorit pubbliche, da rendere facilmente accessibili al pubblico. 5. In caso di minaccia imminente per la salute umana e per l'ambiente, causata da attivit umane o dovuta a cause naturali, le autorit pubbliche, nell'mbito dell'espletamento delle attivit di protezione civile previste dalla legge 24 febbraio 1992, n. 225, e successive modificazioni, e dalle altre disposizioni in materia, diffondono senza indugio le informazioni detenute che permettono, a chiunque possa esserne colpito, di adottare misure atte a prevenire o alleviare i danni derivanti da tale minaccia. 6. Le disposizioni di cui ai commi 1, 2 e 3 non si applicano all'informazione raccolta dall'autorit pubblica precedentemente alla data di entrata in vigore del presente decreto, a meno che tale informazione non sia gi disponibile in forma elettronica.   9.Qualit dell'informazione ambientale. 1. Il Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio garantisce, se possibile, che l'informazione ambientale detenuta dall'autorit pubblica sia aggiornata, precisa e confrontabile. 2. Per le finalit di cui al comma 1, l'Agenzia per la protezione dell'ambiente e per i servizi tecnici elabora, se necessario, apposite specifiche tecniche da approvare con le modalit di cui all'articolo 15, comma 5, del decreto del Presidente della Repubblica 8 agosto 2002, n. 207.   10.Relazioni. 1. A decorrere dall'anno 2005 e fino all'anno 2008, entro il 30 dicembre di ogni anno, l'autorit pubblica trasmette al Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio i dati degli archivi automatizzati previsti agli articoli 11 e 12 del  HYPERLINK "http://bd01.leggiditalia.it/cgi-bin/FulShow?TIPO=5&NOTXT=1&KEY=01LX0000110182" decreto del Presidente della Repubblica 27 giugno 1992, n. 352, relativi alle richieste d'accesso all'informazione ambientale, nonch una relazione sugli adempimenti posti in essere in applicazione del presente decreto. 2. Entro il 14 febbraio 2009 il Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio elabora, sulla base delle informazioni di cui al comma 1 e secondo le modalit definite a livello comunitario, una relazione sulla attuazione del presente decreto. 3. Entro il 14 agosto 2009 il Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio trasmette la relazione di cui al comma 1 alla Commissione europea. Detta relazione , altres, presentata dal Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio al Parlamento e resa accessibile al pubblico. 4. La relazione sullo stato dell'ambiente, prevista dall'articolo 1, comma 6, della legge 8 luglio 1986, n. 349, pubblicata dal Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio con modalit atte a garantire l'effettiva disponibilit al pubblico.   11.Aspetti organizzativi e procedimentali delle regioni e degli enti locali. 1. In attuazione del principio di leale collaborazione, gli aspetti organizzativi e procedimentali, che lo Stato, le regioni e gli enti locali debbono definire per l'attuazione del presente decreto sono individuati sulla base di accordi, da raggiungere in sede di Conferenza unificata ai sensi della legge 5 giugno 2003, n. 131, entro tre mesi dalla data di entrata in vigore del presente decreto. Nell'mbito di tali accordi sono individuati: a) le modalit di coordinamento tra le Autorit pubbliche; b) i livelli minimi omogenei di informazione al pubblico in applicazione dell'articolo 5, comma 4, in coerenza con le norme in materia di protezione di dati personali e nel rispetto della normativa comunitaria in materia di riutilizzo delle informazioni nel settore pubblico; c) i criteri di riferimento per l'applicazione dell'articolo 5; d) le modalit di produzione della relazione annuale sull'applicazione del presente decreto.   12.Norme finanziarie e abrogazioni. 1. Entro 6 mesi dalla data di entrata in vigore del presente decreto le autorit pubbliche si adeguano alle disposizioni del presente decreto. 2. Le autorit pubbliche provvedono all'attuazione delle disposizioni di cui agli articoli 3, comma 7, 4, 5, 7, 8, 9, 10 e di cui al comma 1 nell'mbito delle proprie attivit istituzionali ed utilizzando a tali fini le risorse umane, finanziarie e strumentali disponibili a legislazione vigente. 3. In ogni caso, dall'attuazione del presente decreto non devono derivare nuovi o maggiori oneri n minori entrate a carico della finanza pubblica. 4. abrogato il decreto legislativo 24 febbraio 1997, n. 39. 0Cz 7  ; <   a b } ~ * ӷiQiiiQiiiQii.hmhm6CJOJPJQJ]aJnHtH7jhmhm6CJOJPJQJU]aJnHtH1hmhm6>*CJOJPJQJ]aJnHtH1jhmhmCJOJPJQJUaJnHtH7hmhm56>*CJOJPJQJ\]aJnHtH.hmhm5CJOJPJQJ\aJnHtH(hmhmCJOJPJQJaJnHtH| ! bo?EZ dgdmddd[$\$gdm* h (1<D_k0xyZ[deѹѹѠчѹѹnUѹѹ1jdhmhmCJOJPJQJUaJnHtH1jhmhmCJOJPJQJUaJnHtH1j2hmhmCJOJPJQJUaJnHtH1jhmhmCJOJPJQJUaJnHtH.hmhm6CJOJPJQJ]aJnHtH(hmhmCJOJPJQJaJnHtH1hmhm6>*CJOJPJQJ]aJnHtH!Z8xd /#[%A& dgdmddd[$\$gdmeV%W%A&B&&&R'S'W'X'((****.. .oV1jdhmhmCJOJPJQJUaJnHtH1jhmhmCJOJPJQJUaJnHtH1j2hmhmCJOJPJQJUaJnHtH1jhmhmCJOJPJQJUaJnHtH1jhmhmCJOJPJQJUaJnHtH.hmhm6CJOJPJQJ]aJnHtH(hmhmCJOJPJQJaJnHtHA&&+'$(*****+,-.. .".P..0001Q22K3374 dgdmddd[$\$gdm .!...0000001122K3L3337484m555555666677l9m9p9q9t9u9x9y9}9~9::::R<S<V<ѹѹѹѹѹѹѹѹѹѠѹѹѠѹѹѹѹѹѹѹѹѹч1jhmhmCJOJPJQJUaJnHtH1hmhm6>*CJOJPJQJ]aJnHtH.hmhm6CJOJPJQJ]aJnHtH(hmhmCJOJPJQJaJnHtH1jhmhmCJOJPJQJUaJnHtH074556718E99;R<T<V<X<d<z=>-@/@1@3@U@VCXCZC\CCD dgdmddd[$\$gdmV<W<= ===7=-@.@1@2@nArA}AAB3BBBBBCVCWCZCѹчnѹѠѠѹU1jhmhmCJOJPJQJUaJnHtH1j^hmhmCJOJPJQJUaJnHtH1jhmhmCJOJPJQJUaJnHtH1hmhm6>*CJOJPJQJ]aJnHtH.hmhm6CJOJPJQJ]aJnHtH(hmhmCJOJPJQJaJnHtH1j,hmhmCJOJPJQJUaJnHtHZC[CFFGGGGHHHHdHeHHHHHHXIYIIIJJxKyKMNOOPPQQR RѹѹѹѹѹѹѹѹѹѹѹѠчnѹ1j hmhmCJOJPJQJUaJnHtH1j, hmhmCJOJPJQJUaJnHtH1hmhm6>*CJOJPJQJ]aJnHtH.hmhm6CJOJPJQJ]aJnHtH(hmhmCJOJPJQJaJnHtH1j hmhmCJOJPJQJUaJnHtH$DFFGGdHXIIJKLNOOPP,PP R R RRRMTHUnVlW dgdmddd[$\$gdm R R RRRSS S SSSnSoSSSVVVVVlWmWpWѸѠkkkѠR1j hmhmCJOJPJQJUaJnHtH7jhmhm6CJOJPJQJU]aJnHtH1hmhm6>*CJOJPJQJ]aJnHtH.hmhm6CJOJPJQJ]aJnHtH1j hmhmCJOJPJQJUaJnHtH(hmhmCJOJPJQJaJnHtH1j^ hmhmCJOJPJQJUaJnHtHlWnWpWrWW}YYZ[m[o[q[s[[(\R]]&^'^ddd[$\$gdm dgdmpWqWXY}Y~YYYZZ[[m[n[q[r[]#^&^'^ѸѠѠѠѠчnѸjh1jXhmhmCJOJPJQJUaJnHtH1j hmhmCJOJPJQJUaJnHtH.hmhm6CJOJPJQJ]aJnHtH1hmhm6>*CJOJPJQJ]aJnHtH(hmhmCJOJPJQJaJnHtH1j& hmhmCJOJPJQJUaJnHtH21h:p. 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